Non ci sarà alcuna possibilità di proroga ulteriore, neanche per via legislativa. Draghi adesso può effettuare una riforma organica del settore

Proroga delle concessioni balneari solo fino al dicembre 2023 «al fine di evitare il significativo impatto socio-economico che deriverebbe da una decadenza immediata e generalizzata di tutte le concessioni in essere». Lo ha stabilito il Consiglio di Stato. La decisione presa dall’adunanza plenaria del Consiglio di Stato fa seguito alle udienze del 20 ottobre. «Dal giorno successivo, tuttavia, non ci sarà alcuna possibilità di proroga ulteriore, neanche per via legislativa, e il settore sarà comunque aperto alle regole della concorrenza», precisa il Consiglio di Stato.

Solo pochi giorni fa con il suo provvedimento sulla concorrenza non era stato sciolto dal Governo il nodo delle liberalizzazioni delle concessioni balneari, ambito nel quale va ricordato pende un conflitto con l’Unione europea sulla normativa sul mercato interno. E ora, come viene accreditato da alcune fonti nell’esecutivo, potrebbero esser predisposte delle modifiche in accoglimento (magari parziale) dei rilievi fatti dai giudici.

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