La nuova giunta in autotutela ha contraddetto l’eclatante scelta della sindaca Raggi

Sono iniziati come un pasticcio, sono finiti come un disastro. Il Comune di Roma ha sospeso in autotutela i bandi per riassegnare 37 concessioni balneari di Ostia tramite gara: a seguito della sentenza del Consiglio di Stato che ha annullato la proroga dei titoli al 2033, il X municipio ha deciso di non dare seguito alla graduatoria pubblicata il mese scorso dalla precedente giunta.

E così, il futuro degli stabilimenti balneari del litorale romano è ancora incerto. Tutto è iniziato a dicembre 2020, quando il Campidoglio ha pubblicato a sorpresa gli avvisi di evidenza pubblica per riassegnare le concessioni demaniali marittime del litorale di Ostia, senza riconoscere la validità della legge 145/2018 che aveva esteso le concessioni balneari al 2033 e ritenendo che i titoli fossero in scadenza il 31 dicembre 2020. La scelta della giunta è apparsa subito come molto radicale, non solo per avere istituito le gare di propria iniziativa e senza preavvisare i precedenti titolari, ma soprattutto perché la durata proposta per le nuove concessioni era di appena un anno. Non a caso le gare sono andate semideserte, con appena 47 domande per 24 concessioni e nessuna proposta per altre 13 spiagge. Nei giorni scorsi, tuttavia, il Comune ha fatto un passo indietro: il X municipio ha infatti sospeso i bandi per la riassegnazione delle 37 concessioni, senza dare seguito alla graduatoria pubblicata lo scorso 9 novembre.

Il motivo della nuova giunta a maggioranza Pd, che da poco ha sostituito quella dell’ex sindaca Raggi, sarebbe nella pronuncia del Consiglio di Stato che ha annullato la proroga delle concessioni al 2033 disposta dalla legge 145/2018 e imposto le gare entro due anni, come ha spiegato il presidente del X municipio Mario Falconi: «Abbiamo interpellato i nostri avvocati amministrativisti ed è emerso che quei bandi sono sbagliati e mostrano ambiti di irregolarità. Non solo: abbiamo agito anche alla luce della sentenza del Consiglio di Stato che proroga le concessioni demaniali marittime fino al dicembre 2023. Quella disposizione rende vano un bando che addirittura attribuiva le concessioni per pochi mesi. Così è stata emessa una determina in autotutela che sospende l’efficacia di quei bandi. Questo in attesa del parere dell’avvocatura comunale, alla quale ci siamo rivolti per definire il possibile annullamento. Ora dunque si tratterà di rifondere piccole somme, legate per lo più all’istruzione della pratica di chi ha partecipato a quel bando. Peggio sarebbe stato se si fosse proceduto all’assegnazione degli impianti: in quel caso i danni sarebbero stati molto ingenti».

Fonte: MondoBalneare.com

 

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